Trichinella britovi in carni di cinghiali. Due casi nel Sud del Lazio
Sono recentissimi due casi di ritrovamento di larve di Trichinella in cinghiali abbattuti a caccia nei territori delle province di Frosinone e di Latina.
L’identificazione è stata effettuata presso l’Unità Operativa territoriale Lazio Sud sede di Latina attraverso il metodo dell’agitatore magnetico con digestione artificiale.
Le larve sono state conferite all’ European Union Reference Laboratory for Parasites presso l’Istituto Superiore di Sanità dove è stata effettuata la genotipizzazione identificando la specie Trichinella britovi.
Trichinella britovi – Stereomicroscopio ingradimento 100x (fotografie di Tiziana Zottola)
La stagione venatoria nella regione Lazio è iniziata il 15 settembre 2019 e terminerà il 30 gennaio 2020.
I cacciatori devono conferire ai laboratori accreditati, tramite il cacciatore formato o i Servizi Veterinari delle UUSSLL, campioni di muscolo diaframmatico o linguale o dell’arto anteriore per la ricerca delle Larve di Trichinella (Reg. UE 2015/1375).
Proprio nel corso di questa attività sono stati identificati i primi due casi nel Lazio. Nel primo caso le larve sono state rinvenute in un cinghiale abbattuto il 10/11/2019 in località Monte altitudine 600 m nel territorio del comune di Atina (FR) in un giovane maschio del peso di appena 30 kg. Nel secondo caso il cinghiale è un maschio adulto, età circa 7 anni del peso di 95 kg, abbattuto il 20/11/2019 nel Comune di Monte San Biagio (LT) in località Pozzo Farignoli Chivi , altitudine 150 m . coordinate geografiche latitudine 41° 33’ – longitudine 13 °30’ .
Le larve rinvenute erano tutte vive e vitali, molto mobili.
Fonti dall’European Union Reference Laboratory for Parasites (https://eurlp.iss.it) indicano che non sono i primi casi segnalati in Italia nel 2019.
Per approfondire: https://www.izslt.it/trichinellosi/