Obama nungara in un allevamento di chiocciole a Latina
Identificato presso il nostro Istituto il platelminta Obama nungara, specie aliena invasiva.
E’ la prima segnalazione di questa specie nel Lazio e la prima in Italia presso un allevamento di chiocciole. Il rinvenimento è stato effettuato a Latina in un impianto di elicicoltura attivo dal 2017.
L’elicicoltore lamentava la moria dei soggetti adulti riproduttori di chiocciole della specie Cornu aspersum, già classificata Helix aspersa e soprattutto la drastica riduzione dei nuovi nati.
A seguito di sopralluogo, condotto dal personale medico veterinario della Sezione di Latina, si è evidenziata nel terreno la presenza massiva di vermi piatti di lunghezza tra i 2 ed i 7 cm, dal corpo largo nella parte centrale che si assottigliava nella parte anteriore e posteriore. Il colore del dorso era cangiante dal marrone chiaro al nero mentre il ventre di colore grigio chiaro. I vermi esploravano l’ambiente con movimenti mobili della parte anteriore del corpo e cercavano rifugio nel terreno. L’elicicoltore riferisce che, per l’allestimento dell’impianto, nel 2016 aveva acquistato del terreno presso vivaisti.
Sono stati prelevati alcuni esemplari per effettuare studi più approfonditi di identificazione. Il dato morfologico identifica Obama nungara, specie originaria del Brasile introdotta in Europa e rilevata in vasi presenti in giardini e vivai. Il platelminta appartiene alla Classe Turbellaria, Ordine Tricladida, Famiglia Geoplanidae, Genere Obama.
La nomenclatura scientifica gli è stata attribuita solo nel 2013 derivante dalla lingua indigena brasiliana Tupi. Obama deriva da “oba”, (foglia), e “mia” (animale) a significare animale piatto come una foglia; “nungara” significa simile perché Obama nungara è molto simile ad Obama marmorata specie ampiamente conosciuta e diffusa in Brasile.
Obama è carnivoro e per confermare la presenza nella dieta delle chiocciole allevate, sono state effettuate prove di predazione mettendo a disposizione dei predatori, in un terraio, esemplari di Cornu aspersum e di Helix pomatia. I platelminti si avvolgono al corpo del mollusco aderendovi con la bocca posta sul lato ventrale del corpo, anteriormente nel terzo mediano, e digeriscono completamente il mollusco residuandone soltanto la conchiglia.
Esami biomolecolari condotti presso la sede di Roma hanno confermato l’appartenenza del platelminta al genere Obama. A tale riguardo, è stato seguito l’approccio del “DNA barcoding” che, per le specie animali, prevede l’amplificazione, il sequenziamento ed il confronto di una regione del genoma mitocondriale codificante per la Citocromo Ossidasi subunità 1 (COI). La sequenza nucleotidica ottenuta, di circa 430nt, è stata in particolare confrontata con le sequenze nucleotidiche depositate nel database pubblico http://www.boldsystems.org/, confermando per essa l’appartenenza al “genere” Obama spp.
Per l’identificazione a livello di specie sarà quindi necessario procedere con ulteriori prove di laboratorio, con l’obiettivo di completare un dato tassonomico che, tuttavia, già oggi consente di confermare la presenza di una nuova specie aliena anche nel territorio della regione Lazio ed identificare un nuovo fattore di mortalità negli allevamenti elicicoli.